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Divorzio in Repubblica Moldova: cosa bisogna sapere

2025-07-18 09:32

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Divorzio in Repubblica Moldova: cosa bisogna sapere

Divorzio in Moldova: scopri le modalità, i tempi e i tuoi diritti. Una guida chiara per affrontare con serenità un momento delicato.

Il matrimonio è un'unione importante nella vita di ogni persona, ma in alcune circostanze, la relazione coniugale può giungere al termine. In Repubblica Moldova, la legge stabilisce modalità chiare per porre fine a un matrimonio. Ecco le principali informazioni che ogni cittadino dovrebbe conoscere.

1. Quando si considera concluso un matrimonio?

Un matrimonio si conclude in due casi principali:

In seguito alla morte di uno dei coniugi, oppure se viene ufficialmente dichiarato deceduto da un giudice;

Attraverso il divorzio, su richiesta di uno solo dei coniugi, di entrambi o del tutore legale, se uno dei coniugi è sottoposto a protezione giudiziaria.

2. Chi può richiedere il divorzio?

La domanda di divorzio può essere presentata:

Da uno qualsiasi dei coniugi, singolarmente o insieme;

Dal tutore legale, se uno dei coniugi non è capace legalmente.

Tuttavia, il marito non può richiedere il divorzio durante la gravidanza della moglie e fino a un anno dopo la nascita del bambino, a meno che la moglie non dia il proprio consenso.

3. Quali sono le modalità per divorziare?

In Repubblica Moldova, il divorzio può avvenire in tre modi:

a) Presso l’ufficio di stato civile

È la procedura più semplice, possibile quando:

Entrambi i coniugi sono d'accordo;

Non esistono conflitti in merito a figli minori, beni comuni o obblighi di mantenimento;

Uno dei coniugi si trova in una delle seguenti situazioni:

è sotto tutela;

è stato dichiarato scomparso;

è stato condannato a una pena detentiva superiore a 3 anni.

La legge prevede un periodo di attesa di un mese dalla data di presentazione della domanda. Dopo questo termine, il divorzio viene registrato e viene rilasciato il certificato corrispondente.

Se uno dei coniugi non può presentarsi personalmente, può esprimere il proprio consenso tramite una dichiarazione notarile.

b) Davanti a un notaio

Quando entrambi i coniugi sono d’accordo e non ci sono controversie, il divorzio può essere formalizzato anche dal notaio. Questa opzione è sempre più utilizzata per la sua rapidità ed efficienza.

c) Davanti al giudice

Il ricorso al tribunale è necessario quando:

Ci sono figli minori e non si raggiunge un accordo sulla loro cura, educazione o residenza;

Esistono disaccordi su beni comuni o sull’assegno di mantenimento;

Uno dei coniugi si oppone al divorzio o rifiuta di presentarsi all’ufficio di stato civile;

Il giudice valuta che la vita coniugale sia divenuta insostenibile.

Se c’è disaccordo sul divorzio, il giudice può concedere un periodo di riconciliazione da 1 a 6 mesi, tranne nei casi confermati di violenza domestica, in cui il divorzio può essere pronunciato senza rinvii.

4. Quali conflitti può risolvere il giudice nel processo di divorzio?

Oltre alla rottura del vincolo coniugale, il giudice può intervenire anche per decidere su:

La divisione dei beni comuni;

L’assegnazione dell’assegno di mantenimento per i figli o per il coniuge che ne ha diritto;

La determinazione della residenza dei figli minori.

Se la divisione dei beni coinvolge anche terze persone, le loro rivendicazioni verranno trattate in un procedimento separato.

5. Quando diventa effettivo il divorzio?

Il divorzio è considerato effettivo:

Dalla data della registrazione presso l’ufficio di stato civile o dal notaio;

Dalla data in cui la sentenza diventa definitiva, se il divorzio è stato pronunciato dal tribunale.

Solo dopo aver ottenuto il certificato di divorzio, gli ex coniugi potranno contrarre un nuovo matrimonio.

6. Cosa succede se il coniuge scomparso riappare?

Nel caso eccezionale in cui un coniuge, precedentemente dichiarato deceduto o scomparso, ricompare, il matrimonio può essere ripristinato presso l’ufficio di stato civile, a condizione che:

Entrambi i coniugi siano d’accordo;

Nessuno dei due abbia contratto un nuovo matrimonio nel frattempo.

Conclusione

Porre fine a un matrimonio è una decisione delicata, con importanti implicazioni emotive, familiari e legali. È essenziale che ogni persona coinvolta conosca i propri diritti e riceva un’assistenza legale adeguata.

STUDIO MOTARSCHI offre consulenza specializzata in materia di diritto di famiglia, divorzio, affidamento dei figli e separazione dei beni, garantendo professionalità, riservatezza e impegno costante nella tutela degli interessi dei clienti.

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